A chi non è successo di cercare un oggetto per un qualche scopo e imbattersi in un altro? Alcuni giorni fa ero alla ricerca di un pentolino in cui fondere della cera e ho pensato di fare una visita nella cucina della nonna, dove da un po’ nessuno, eccetto la polvere, entra più. Armadietti semi vuoti, qualche piatto malandato e dei barattoli. In effetti avevamo già svuotato… Però in un ripiano alto intravedo un oggetto di metallo, non proprio un pentolino ma qualcosa di simile e allora salgo su una sedia, allungo al massimo il braccio e lo recupero: è il vecchio bollilatte, con tanto di coperchio e il manico ancora ben saldo. Potrebbe servire per fondere la cera, ma decido di non imbrattarlo, anzi di lustrarlo bene e metterlo a vista sulla mensola della mia cucina.
E’ un ricordo di nonna, di quando ero piccolina e poi è un vecchio oggetto di uso quotidiano, uno di quelli che mi affascinano tanto e che in genere non riesco a riutilizzare. Mi piace guardarne la forma e rendere omaggio alla storia.
Qualcuno però ai vecchi oggetti ha pensato di dare nuova vita, preservandone la storia ma cambiandone la destinazione d’uso e facendoli rivivere, all’insegna del tempo che va e…torna, in una sorta di eterno presente.
E’ quello che fa un’amica al laboratorio BeBack – oggetti in viaggio. Così un vecchio braciere può diventare una lampada da interni…
…E il bollilatte della nonna, se ipoteticamente lo cedessi, potrebbe diventare un vaso o un lampadario o chissachè.
Se vi ho incuriosito, potete dare un’occhiata su www.bebackdesign.com o fare quattro chiacchiere con Gessica, la designer che ha avuto l’idea di rimettere in viaggio i vecchi oggetti.
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Bell’idea.
Nicola
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